Un 2018 difficile per il poker online

Dopo anni di enorme popolarità, il poker online ha visto un forte calo nel 2018, una situazione la cui causa è imputata sia a un processo di normalizzazione (l’assestamento dopo il boom del gioco online), che alle politiche del governo attuale che si è prefisso l’obiettivo di ridurre l’impatto sociale del gioco online e del gioco d’azzardo in generale, considerato una piaga sociale da Movimento 5 Stelle.

Quello che emerge dai dai del 2018 è un settore che non vive una grande crisi ma vede comunque un calo sia per quanto riguarda l’utenza che per i profitti veri e propri.

A soffrire di più è il gioco cash, da sempre ultima ruota del carro e che vede un vero e proprio abbandono da parte dell’utenza che si concentra su tornei e nuove modalità di gioco.

Il poker online c’è ed è destinato a durare, il fascino del gioco online infatti è ancora forte. Alternative, nuovi giochi in tabaccheria e una certa noia dopo gli anni della novità stanno però deprimendo l’industria che non porta una vera e propria innovazione sul campo da moltissimo tempo.

Chi sa che nei prossimi anni, l’avvento del poker VR non possa innescare un ritorno di fiamma per il gioco online più discusso del mondo gambling.