Cosa cambia nel poker col mazzo ridotto
Una delle varianti del Texas Hold Em è il mazzo ridotto a 36 carte togliendo Due, Tre, Quattro e Cinque; assenza di bui ma ante corposo che paga il doppio.
Gli assi valgono in questo caso sia come High che come Low, scale e scale colore sono obbligatoriamente cinque.
Il così detto ‘short deck poker’ è un vero e proprio tormentone che ha rivoluzionato il cash high stakes dell’Oriente, quel tavolo che richiama i più grandi giocatori americani, tra i quali Phil Ivey, Tom Dwan e Patrik Antonius.
Il vincitore in questo caso è stato proprio Phil Ivey che ha iniziato a teorizzare su questo nuovo modo di giocare l’Hold Em.
Ma quali sono di preciso le differenze nel mazzo a 36?
“Oggi le persone hanno una idea di massima su come giocare lo short deck a cash game. C’è ancora tanto da scoprire, ma nei tornei, davvero, credo che tantissimi non abbiano davvero una idea. Stiamo imparando tutti andando avanti, ognuno metterà le sue teorie alla prova”, spiega Tom Dawn, altra stella dell’ambiente.
Per lui i punti fermi che caratterizzano questo mazzo sono:
- 1 è più difficile chiudere i progetti di colore, essendo ridotti di fatto i colori possibili.
- Jack e 10 sono meno validi rispetto al classico Hold Em.
- Set contro scala da tecnicamente maggiori possibilità di vittoria al giocatore col set.
- gli assi possono essere Cinque, le scale sono quindi molto più diffuse e meno sicure.