Strategie poker: come manipolare i tuoi avversari – Parte II
Fai errori per far si che ne facciano anche i tuoi avversari.
Far errori per far fare errori è un’ottima tattica per manipolare gli avversari. Gli errori che farai tu dovranno essere ovvi e cioè facilmente catalogabili come errori da tutti i giocatori seduti al tavolo. Questi errori ovvi dovranno portare i tuoi avversari a commettere errori costosi e cioè quelli che fanno perdere molti soldi.
Naturalmente i tuoi errori ovvi ti porteranno qualche perdita momentanea, ma tutto questo (si spera) a vantaggio di guadagni più consistenti nelle mani future. Questo modo di giocare è tipico dei loose-aggressive ossia quei giocatori che rilanciano molto con mani deboli al flop, ma che giocano bene al turn e al river quando il piatto diventa importante.
Perché questo stile di gioco funziona?
Perché questo continuo puntare e rilanciare è un errore ovvio, che non comporta grandi rischi per chi lo fa. Anzi, attaccare i tuoi avversari a suon di rilanci avendo in mano una trash hand (es. 8/5 s) potrebbe destabilizzare tanto gli avversari da fargli commettere l’errore di un bluff al river con un piatto decisamente importante nell intento di voler fartela pagare per il tuo uscire fuori dagli schemi. Ma il tuo errore non avrà grandi conseguenze, il loro si.
Naturalmente questa non è una regola imperativa da seguire senza un minimo di logica. Devi sempre ragionare, studiare gli avversari e fare ogni mossa con la consapevolezza di ciò che stai per fare altrimenti perderai un sacco di soldi. Questo tipo di errori però non sono prerogativa unica dei loose-aggressive. La versione opposta corrispondente è il giocatore tight che fa errori ovvi per portare ad un bluff, ma questo stile di gioco è più adatto ad un tavolo limit e non ad un tavolo no limit.
In conclusione, ci sono moltissimi modi di manipolare i tuoi avversari. L’importante e’ farlo sempre con cognizione di causa e avendo pensato a tutte le possibili mosse del giocatore che hai di fronte.